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Amsterdam festeggia Van Gogh

Posted by Simona Maggiorelli su marzo 30, 2013

VanGogh-starry_night_ballance1Per i 160 anni dalla nascita del genio olandese riaprono il Rijksmuseum e Van Gogh Museum. Con una attesa mostra Van Gogh at work

di Simona Maggiorelli

Buon compleanno Vincent van Gogh! ( 30 marzo 1853- 29 luglio 1890). In occasione dei 160 anni dalla sua nascita, Amsterdamsi appresta a festeggiarlo con l’attesa mostra Van Gogh at work e la riapertura del Van Gogh Museum, chiuso per restauri dal settembre scorso. Ma non solo.

Il 13 aprile riapre dopo anni un gioiello storico come il Rijksmuseum, epicentro culturale della capitale olandese e raffinato scrigno che ora tornerà a ospitare capolavori di Van Gogh accanto a quelli di Rembrandt di Vermeer e alle opere di tanti altri  protagonisti della storia dell’arte olandese.

Ma procediamo con ordine, cominciando dalla mostra Van Gogh at work che annuncia novità anche per gli studiosi. Frutto di sette anni di ricerche, l’esposizione ricostruisce i rapporti con gli artisti coevi a questo straordinario artista che rivoluzionò la pittura nell’ultimo scorcio dell’Ottocento mandando definitivamente in soffitta la mimesis e la raffigurazione della realtà in termini razionali e oggettivi.

Van Gogh at work

Van Gogh at work

La forza espressiva del colore, una visione onirica e potente, la capacità di creare immagini senza aver bisogno dell’ impalcatura del disegno fanno la cifra personale e originalissima di questo immenso pittore che non conobbe maestri  in senso stretto né allievi. Un’originalità ineguagliabile la sua, frutto di un percorso solitario, ma non avulso dal confronto con il mondo dell’arte  che lo circondava.

Van Gogh è stato spesso considerato genio solitario,  solipsisticamente chiuso nel proprio tormentato mondo interiore, “in realtà – spiega la curatrice Marije Vellekoop nel catalogo  in uscita per la Yale University Press – studiava intensamente le novità che emergevano al suo tempo, si cimentava con varie tecniche, scambiava idee e discuteva con i colleghi”. Insomma Van Gogh fu un genio assoluto, nonostante la malattia mentale; aveva un talento immenso, ma non era affatto un artista incolto e selvaggio. Anzi si impegnava costantemente per fare progressi e imparò a padroneggiare una grande molteplicità di tecniche artistiche in modo da potersi esprimere  in modo pieno, liberamente.

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