La proposta. Un cantiere delle idee
Posted by Simona Maggiorelli su novembre 4, 2010
di Simona Maggiorelli
Quali scenari per l’architettura del XXI secolo? Quali obiettivi per una ricerca non appiattita? Quali possibilità per nuovi talenti di emergere in questa penisola in cui ogni Comune, piccolo o grande che sia, pretende il ritorno d’immagine massmediatico che dà l’ingaggio delle solite archistar? E, soprattutto, quale nuovo rapporto con la politica di sinistra per fare fronte ai danni prodotti dai condoni, dall’emergenza, dalla deregulation che – come denunciano gli urbanisti Paolo Berdini e Vezio De Lucia – sta facendo morire il Belpaese sotto una coltre di cemento? Sono alcune delle domande che questa settimana abbiamo rivolto a eminenti “addetti ai lavori”, alcuni dei quali proprio di questi temi hanno discusso il 15 e il 16 ottobre 2010 all’auditorium Pirelli HQ, in occasione del convegno Idee italiane, un osservatorio sulla cultura del Paese organizzato dalla Fondazione per l’Istituto italiano di scienze umane.
Una tavola rotonda multidisciplinare (fra i relatori figurano Stefano Rodotà, Marc Fumaroli, Vittorio Gregotti, Franco Purini Joseph Rykwert e molti altri) da cui abbiamo preso spunto per lanciare un nostro dibattito e accendere l’attenzione su un’architettura alternativa che in Italia c’è già: fuori dal clamore da archistar, avendo il coraggio di innovare in maniera alta, creativa. Perché se come dice la direttrice della Biennale di Venezia 2010, Kazuyo Sejima «L’architetto del nuovo millennio deve sapere inventare spazi reali per l’incontro e l’emozione» poi bisogna saper passare dalle parole ai fatti.
da left-avvenimenti 15 ottobre 2010
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