La via spagnola alla ricerca
Posted by Simona Maggiorelli su marzo 2, 2009

MARIA JESUS MONTERO. CONSEJERA DE SANIDAD DE ANDALUCIA
di Simona Maggiorelli
Dal 2004 a oggi, da quando il socialista Zapatero è diventato premier, la Spagna ha conosciuto uno sviluppo scientifico senza pari. Merito di un ministro della Salute come lo scienziato Bernat Soria, ma anche di una ministra della Salute della Regione autonoma dell’Andalusia come Maria Jesus Montero che è riuscita a imporre all’agenda politica nazionale una nuova legge progressista sulla fecondazione assistita con aperture alle nuove tecniche di clonazione terapeutica, trasformando al contempo l’arretrata regione del Sud della Spagna in uno degli avamposti della ricerca biomedica a livello mondiale. E se nel precedente Congresso mondiale per la ricerca scientifica fu proprio la giovane e “pasionaria” ministra a raccontare come l’Andalusia sia riuscita a fare questi importanti passi avanti con largo consenso popolare, ieri al Parlamento europeo di Bruxelles è stato Soria a illustrare il processo che ha portato la Spagna tutta a diventare paese leader nel settore dei trapianti di organi e, da qualche tempo, anche dei trapianti di tessuti. “Nella mia vita ho sempre lavorato come ricercatore, non avevo mai fatto politica direttamente – ha raccontato Soria alla platea del congresso -. Ma un venerdì ho ricevuto una telefonata dall’attuale premier che già conoscevo e il lunedì successivo mi sono trovato nel consiglio dei Ministri”. Un passaggio repentino, ma certamente non improvvisato. “Da ministro ho messo in atto quello che avevo sempre pensato da scienziato ovvero -spiega Soria- che al progresso della ricerca scientifica servono buone leggi democratiche, ma anche adeguati finanziamenti”. In Spagna di fatto si è passati dai 2 miliardi e 200 milioni di finanziamenti dell’epoca Aznar agli 8 milioni di euro dell’era Zapatero-Soria. Una cifra stanziata per la sola ricerca, senza contare i soldi destinati alle applicazioni tecnologiche. Ma anche una somma destinata alle singole ricerche in base alla loro validità scientifica, non in base a convinzioni ideologiche e dogmi religiosi. Così se nel 2004 erano pochissime le ricerche sulle staminali embrionali finanziate dal governo spagnolo, nel 2008 si era già passati a 65 progetti finanziati in questo settore, Nel frattempo nel Paese guidato da Zapatero è cresciuta grandemente anche la ricerca sulle malattie rare e in molti altri settori di base dove le case farmaceutiche, a caccia di profitti immediati, non sono interessate a investire.
da Notizie Verdi 6 marzo 2009
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