Nuove scoperte di arte paleolitica in Romania
Posted by Simona Maggiorelli su gennaio 7, 2012
Dopo la recente scoperta delle pitture rupestri nella grotta di Coliboaia in Romania, lo studioso francese Jean Clottes interviene sulla loro datazione, sostenendo che dai risultati degli esami al radio carbonio si possano far risalire a un torno ampio di tempo che va 32.000 a 35.00o anni fa. Dunque si tratterebbe di pitture rupresti fra le più antiche, mai ritrovate finora in Europa. “La datazione di questi ritovamenti di cui si è cominciato a parlare nel 2010 – ha dichiarato Clottes al bimestrale Archeology (gennaio-febbraio 2012) ci permettono di affermare con ancora maggiore certezza che la specie umana è stata creativa fin dai suoi inizi”.
Dopo aver visitato il sito, Jean Clottes racconta di aver potuto osservare almeno otto immagini di animali, di rinoceronti, cavalli e orsi, in uno stile pittorico analogo a quello delle grotte di Chauvet. “La datazione delle grotte di Coliboaia- spiega Clottes alla rivista inglese – è particolarmente importante perché dimostra che fin dal’inizio dell’arte rupestre i nostri antenati avevano le stesse pratiche culturali in tutto il continente. Tutto questo rinforza la tesi dell’unitarietà dell’arte rupestre nell’era glaciale”. Intanto sono in cantiere nuovi studi e rivievi sulle otto pitture riportate alla luce e nuove campagne per far emergere altre pitture rupestri che ancora sono ricoperte da calcare e sedimenti.
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