Wilmut: Offriamo la terapia ai malati terminali
Posted by Simona Maggiorelli su gennaio 1, 2006
Avvenimenti, 10.01.06
LA PROPOSTA
Wilmut: Offriamo la terapia ai malati terminali
«Provate a pensarvi in una condizione di questo genere: siete affetti da una malattia che vi immobilizza dalla testa ai piedi e venite a sapere dalla tv e dalla radio che potrebbe esistere una terapia che potrebbe darvi qualche beneficio. Quale sarebbe la vostra reazione? Sarebbe certamente di entusiasmo e vorreste saperne di più». A scrivere così è uno dei maggiori esperti di staminali embrionali, l’inglese Ian Wilmut, direttore del nuovo Centro per la medicina rigenerativa dell’università di Edimburgo. Lo scienziato, noto al mondo, come il “papà” della pecora Dolly, dalle colonne del quotidiano The Scotsmen, ha lanciato una proposta: offrire la terapia con cellule staminali embrionali ai malati terminali. «Anche se i protocolli terapeutici non sono ancora del tutto consolidati – scrive lo scienziato – i benefici sarebbero comunque superiori ai rischi, la terapia potrebbe aiutare a salvare delle vite umane e, sicuramente, far andare avanti la ricerca scientifica». La proposta di Wilmut arriva dopo che lo scandalo che ha coinvolto in Corea del Sud il suo collega Hwang Woo-Suk ha profondamente turbato le aspettative di molti pazienti e ricercatori che attendevano un beneficio diretto dallo sviluppo della cosiddetta terapia rigenerativa. «Se aspettiamo ancora – ha aggiunto Wilmut – che tutti gli elementi siano sperimentati e testati potremmo ritardare molto la messa a punto di trattamenti efficaci”.
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